21 Apr Il Sud Italia corre sulle sue infrastrutture: pronti a diventare Hub strategico del mediterraneo
Il Sud d’Italia corre sulle sue infrastrutture: quelle di oggi ma soprattutto quelle di domani. Sono tanti i cantieri aperti, e ancora di più quelli che apriranno, contribuendo a dotare il Mezzogiorno di opere moderne e sostenibili. Dall’alta velocità che, dopo la tratta Napoli-Bari, è destinata ad arrivare fino in Calabria all’alta capacità nella direttrice Palermo-Catania-Messina, proprio il Sud si candida oggi a diventare un hub strategico del Mediterraneo grazie alle sue infrastrutture.
Alta velocità ferroviaria, nuove arterie stradali, linee metropolitane, ponti, progetti di riqualificazione urbana rappresentano un cambio di passo epocale. Le nuove linee contribuiranno a completare quell’ambizioso e visionario collegamento tracciato sulla carta delle linee TEN-T (Trans-European Transport Network) che unirà in un solo viaggio Palermo a Helsinki.
Il Sud Italia è infatti al centro della rete TEN-T, il programma europeo di investimenti per creare una rete infrastrutturale capace di collegare in modo efficiente e moderno gli angoli più estremi del continente favorendo lo scambio delle persone e delle merci.
Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. Sono numerose le regioni interessate dalla rete TEN-T con la costruzione di opere pubbliche al centro del grande piano di rilancio dell’Italia.
Partendo dalla Sicilia, realizzazione del Lotto 1 dell’asse autostradale Ragusa-Catania e di sette tratte ferroviarie sulla direttrice Palermo-Catania-Messina.
Nel complesso, gli otto contratti prevedono la progettazione e realizzazione di 171km circa di nuova linea ferroviaria e 18 km di autostrada, per un valore aggiudicato totale di €6,9 miliardi. Una grande opportunità di occupazione e crescita per il territorio e tutta la filiera: per la costruzione delle sei tratte, si stima saranno creati fino a 7.000 posti di lavoro, tra diretti e di terzi, con il coinvolgimento da inizio lavori già di circa 1.150 fornitori.
Interventi che puntano a garantire l’interconnessione e l’interoperabilità della linea (grazie al suo adeguamento agli standard europei) migliorando il collegamento tra le aree interne dell’isola e le tre città costiere, e una maggiore capacità e velocità di trasporto. L’intera infrastruttura renderà più competitivo il vettore ferroviario rispetto al trasporto su gomma, riducendo i tempi di viaggio a 2 ore tra Catania e Palermo (60’ in meno rispetto ai tempi attuali) e a 45 minuti tra Messina Catania (30’ in meno).
La direttrice Palermo-Catania-Messina è parte integrante del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete transeuropea TEN-T. La costruzione di queste sei tratte permetterà di evitare l’emissione di circa 45.500 tonnellate all’anno di CO2.
Ai progetti ferroviari si aggiunge il progetto per il raddoppio e l’ammodernamento del Corridoio Autostradale Ragusa-Catania. I lavori aggiudicati riguardano il Lotto 1, con uno sviluppo complessivo di circa 18km, con un viadotto di oltre 500 metri, 6 cavalcavia, 2 svincoli e 3 sottovia.
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