Milano Finanza parla del Med Move 2024

Milano Finanza parla del Med Move 2024

A Misterbianco MedMove, salone dei trasporti e della logistica

Il Mediterraneo si muove

di Carlo Lo Re

Si è svolta a Misterbianco, Catania, presso il centro di SiciliaFiere, l’edizione 2024 di MedMove, la kermesse dei trasporti e della logistica mediterranea, un appuntamento che è ormai divenuto una importante opportunità per il Sud Italia e per l’intero Mediterraneo, un hub logistico e commerciale strategico. Fari accesi sul Ponte sullo Stretto (con il convegno d’apertura dedicato al progetto), ma anche su sostenibilità, digitalizzazione e sicurezza, in un meeting che punta ad attrarre investimenti e a sviluppare collaborazioni tra i vari protagonisti del comparto.

Questioni cruciali

L’edizione 2024 del MedMove (la seconda) è stata davvero ricca di contenuti rilevanti per l’industria dei trasporti. I vari convegni hanno affrontato questioni cruciali come la decarbonizzazione e l’infrastrutturazione necessaria per sostenere un’economia in crescita come quella mediterranea nel suo complesso. Con l’apertura di cantieri chiave: Ponte sullo Stretto di Messina e riqualificazione dell’aeroporto di Catania e anche degli scali marittimi dell’Isola. Insomma, molti lavori stanno per partire e la Sicilia sta per affrontare una importante fase di sviluppo, che si spera vivamente non vada sprecata come le tante opportunità similari del passato.

Inoltre, il discreto incremento del prodotto interno lordo e i segnali di vita dell’occupazione nel Mezzogiorno, insieme agli investimenti e agli incentivi pubblici, suggeriscono la possibile evoluzione di uno scenario economico progressivamente sempre meno sfavorevole per le aziende meridionali (Decontribuzione Sud e Zona economica speciale rappresentano, seppure nelle enormi differenze di efficacia che le contraddistinguono, ulteriori stimoli per attrarre investimenti e stimolare la crescita).

Del resto, nelle intenzioni degli organizzatori il MedMove non è solo un evento in sé, ma un vero e proprio catalizzatore di energie per il futuro economico e logistico dell’area mediterranea, con una visione precisa della direzione che dovrebbe intraprendere un possibile sviluppo sostenibile e competitivo del Sud Italia.

Il Ponte

Di sicuro interesse il convegno di apertura di MedMove 2024, patrocinato dall’Anas: «Infrastrutture e trasporti. Presente e futuro per una Sicilia europea», che ha inteso chiarire come appunto infrastrutture e trasporti costituiscano la vera chiave per il futuro economico dell’Isola e per la sua necessaria integrazione in un contesto europeo e mediterraneo quanto più ampio possibile.

Per la prima volta in provincia di Catania è stato presentato il progetto tecnico del Ponte sullo Stretto, un’opera fondamentale per la connessione della regione al resto del Paese e l’Europa. Durante i lavori moderati dalla giornalista Chiara Borzì, a Misterbianco sono intervenuti, tra gli altri, Tullio Ferrante, sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i Trasporti, l’europarlamentare di Forza Italia Marco Falcone e il sindaco della città metropolitana di Catania, Enrico Trantino. I loro speech hanno richiamato l’attenzione sulla necessità di un impegno comune delle istituzioni per orientare i giusti investimenti, dal micro al macro contesto.

Il primo panel, dedicato sul tema delle infrastrutture, ha visto la partecipazione di figure di spicco del comparto, quali Raffaele Celia, responsabile della Struttura Territoriale Sicilia di Anas, Valerio Mele, responsabile della direzione tecnica di Stretto di Messina spa, Eugenio Fedeli, responsabile Alta Sorveglianza Progettazione di Stretto di Messina, Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti. Focus sull’avanzamento dei lavori condotti da Anas, sugli investimenti in corso in Sicilia e sulla consegna delle prossime opere. Si è altresì parlato di Ponte sullo Stretto attraverso l’intervento dell’ingegnere Mele e la presentazione del progetto del Ponte. Infine, l’intervento di Fontanili, che ha illustrato il «Libro Bianco dei bisogni infrastrutturali della Sicilia».

Porti e trasporti

Importante anche il panel successivo, dedicato ai porti e i trasporti. Tra i relatori, Giuseppe Bulla, vicepresidente di Assotir, Francesco Di Sarcina, presidente dell’AdSP della Sicilia Orientale, e Maria Cristina Laurà, coordinatrice dell’Area I Istituzionale dell’AdSP dello Stretto. Gli interventi hanno messo in luce i progetti in corso per migliorare la connettività e l’efficienza delle strutture portuali siciliane, con l’obiettivo di attrarre maggiori flussi di merci e passeggeri, insieme a quello della decarbonizzazione. Giuseppe Bulla ha tracciato un orizzonte complesso, ma con ampi margini d’intervento per il mondo dell’autotrasporto nazionale e siciliano.

Obiettivi

Nel complesso, MedMove 2024 sta affermandosi come uno spazio di dialogo tra istituzioni, imprese e stakeholder del comparto. Suoi obiettivi principali sono intanto l’intercettare flussi logistici e commerciali dal Nord Africa, una macro area in forte crescita che rappresenta un mercato cruciale per le aziende europee. Per inciso, MedMove offre anche una piattaforma per stabilire contatti diretti con operatori africani, facilitando scambi commerciali e collaborazioni varie ed eventuali fra gli operatori.

L’ubicazione strategica del Sud Italia nel Mediterraneo permette al Mezzogiorno di posizionarsi quale hub logistico, migliorando l’efficienza nelle vitali catene di approvvigionamento tra Europa e Africa. Tale approccio può contribuire a rafforzare i legami commerciali e a creare sinergie tra i diversi paesi della regione.

Quanto alla piattaforma di networking, MedMove è progettato per facilitare il fare rete tra aziende, professionisti e istituzioni, creando opportunità di business e partnership.

I temi caldi attuali

Le sfide della decarbonizzazione e dell’implementazione di tecnologie digitali nel settore dei trasporti sono pure state al centro dei momenti di confronto, facendo riflettere sulle priorità europee per un futuro sostenibile. L’adozione di tecnologie digitali è infatti essenziale per migliorare l’efficienza operativa. MedMove ha esplorato soluzioni come l’uso di big data, dell’intelligenza artificiale e della cosiddetta Internet delle cose (IoT) per ottimizzare le operazioni logistiche e ridurre i costi. La digitalizzazione non soltanto migliora l’efficienza, ma dà anche opportunità per una maggiore visibilità e tracciabilità nelle catene di approvvigionamento.

Dinamiche economiche

Di rilievo anche i ragionamenti sulle dinamiche economiche del Sud Italia. Recenti dati indicano come il Mezzogiorno stia vivendo una fase di crescita significativa, con un aumento del pil e anche della forza lavoro. Nulla di eclatante, intendiamoci, ma sempre un qualche buon segnale di speranza. Come già detto, tale tendenza è incoraggiata da investimenti pubblici e privati, nonché da politiche di supporto come la Decontribuzione Sud, che offre sgravi fiscali alle aziende, e la creazione della Zes Unica, comunque una opportunità per le imprese di beneficiare di condizioni favorevoli per gli investimenti.

Francamente, i progetti precedenti di Zes sembravano essere tutti più efficaci di quello alla fine approvato dal governo centrale, ma in ogni caso la Zona, pur avendo di fatto chiuso a ogni speranza delle pmi, può ancora sperare di attrarre grossi capitali e stimolare l’occupazione, contribuendo così a un ambiente economico più dinamico nell’intero Sud.

Tutto questo è apparso ben chiaro al MedMove, che si sta progressivamente andando a configurare quale evento di grossa portata, fondato sul forte auspicio di influenzare positivamente il futuro della logistica e dei trasporti nel Mediterraneo. La sua attenzione ai temi della sostenibilità, della digitalizzazione e dello sviluppo infrastrutturale rappresenta un passo decisivo verso un comparto sempre più competitivo sì, ma anche responsabile, alla costante ricerca di responsabilizzare la politica locale, nazionale ed europea. L’obiettivo dichiarato, nei prossimi anni, è fare di Med Move un catalizzatore di cambiamento e innovazione nella regione, in Italia e in tutta Europa, quantomeno del Sud.

Articolo di Carlo Lo Re apparso su MILANO FINANZA – link: https://www.milanofinanza.it/news/il-mediterraneo-si-muove-2641704

 

 

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